Domande al Sindaco Sala
Queste le domande poste al Sindaco di Milano Giuseppe Sala da Confconsumatori Lombardia
1. La pandemia ha aggravato una crisi già in atto, le nostre sedi hanno ricevuto migliaia di richieste di aiuto per rimborsi viaggio, bollette pazze, truffe telefoniche, sovraindebitamento, mutui che non si riescono a pagare, separazioni, violenze, richieste di informazioni su ristori etc. A volte si ha l’impressione che il Comune ignori il ruolo che svolgiamo del tutto volontariamente come ente intermedio, ci può rassicurare in proposito?
Questi mesi più difficili della pandemia hanno messo in evidenza come a Milano esiste una rete di solidarietà che ha funzionato ed è diventata più forte e ampia. Le vostre segnalazioni, in tal senso, sono state utilissime. Il contatto diretto con i cittadini vi permette di conoscere le difficoltà delle persone, i disservizi che hanno subito e vi assegna un ruolo certamente importante tra loro e noi. Ma altrettanto facciamo noi. Quello che posso dire è che tutto si può migliorare riconoscendo il buon operato di ciascuno e agendo sempre e comunque nell’interesse delle persone e dei cittadini.
2. La tutela del consumo ormai si fa a 360 gradi, oltre allo “sportello di pronto soccorso” facciamo formazione per un consumo trasparente, etico e sostenibile, il Comune come può aiutare il nostro sforzo?
Certamente possiamo collaborare. I temi che voi proponete a tutela dei consumatori e in generale come regola del sistema consumo sono condivisibili. Anche l’azione dell’Amministrazione si ispira al principio della trasparenza e promuove e realizza obiettivi all’insegna della sostenibilità e seguendo un’etica che le è propria. Essendo un’istituzione e al servizio dei cittadini non potremmo operare diversamente da così. Ritengo quindi possibile lavorare insieme.
3. Una richiesta precisa: è possibile costituire un tavolo di confronto permanente con le associazioni di tutela dei consumatori, Comune e società controllate o collegate al Comune per verificare insieme problematiche, criticità, proposte (carte dei servizi, conciliazione paritetica, bilancio di sostenibilità)?
Potrebbe essere il primo passo della nostra collaborazione. Metterci intorno ad un tavolo operativo partendo da ciò che interessa maggiormente: il benessere dei cittadini. Alcune delle realtà da voi citate hanno già adottato carta dei servizi e altri strumenti per facilitare e regolare il rapporto con i consumatori. Per noi – come detto – si tratta di cittadini che devono ricevere servizi efficienti e puntuali. Su questo credo ci si possa dichiarare d’accordo fin dall’inizio, a patto che il tavolo diventi lo strumento per trovare soluzioni concrete.